Vi è mai capitato che, a parità di prodotto, abbiate destinato la vostra fiducia acquistando da chi vi raccontava una storia?
Un giorno, una signora decide di fare una bella scorta di zucchero. La sua famiglia è numerosa e tutte le mattine fanno insieme colazione e mangiano spesso delle belle torte fatte in casa da lei, più sane e senza conservanti.
Al mercato la donna trova due bancarelle che vendono zucchero. “Ottimo” – pensa – “visto che ho deciso di acquistarne una grossa quantità, mi informo bene anche sul prezzo, a cui in genere non do neanche importanza”.
La donna si avvicina alla prima bancarella e chiede lo zucchero.
Il commerciante prende un pacchetto da un kg, lo allunga alla signora e la informa che costa 1,30 euro.
La signora fa un calcolo velocissimo e riflette: “Però, uno non ci pensa molto sopra, quando legge euro 1,30 ma quando gli euro diventano 13, la percezione cambia…”
“Ehmmm, io avrei bisogno di 10 kg – comunica timidamente la donna – com’è? Buono?”
L’uomo la guarda sorpreso e le risponde: “È zucchero signora…”
Allora lei cerca di spiegarsi meglio, un po’ imbarazzata: “Si, ma intendo, è…fresco?”
“Fresco signora?” – domanda il commerciante perplesso.
“Si, intendo… – insiste la signora titubante ma determinata – …non ce l’ha da tanto tempo in magazzino vero?”
“Non capisco signora, veda lei! – risponde il commerciante, un po’ infastidito – Questo è zucchero. Normalissimo zucchero. Se ne ha bisogno, io la servo volentieri” – cerca di recuperare l’uomo, con tono più affabile.
“Va bene, grazie – dice la donna – ripasso tra un po’”.
La signora si rivolge all’altra bancarella e chiede il costo dello zucchero al chilo.
“Un euro e cinquanta, signora” – risponde il commerciante.
“Come 1,50 euro?”- sgrana gli occhi la donna, precisando che lo zucchero in un’altra bancarella viene 1,30 euro.
“Non lo so signora – spiega l’uomo – io posso garantire sul mio prodotto. Non so cosa venda l’altra bancarella. Questo zucchero non è comune zucchero. Ha la sua storia sa? Innanzitutto è biologico. Viene selezionato da consorzi, che analizzano con cura i raccolti dei loro soci. Poi è, praticamente, a km 0, perché la maggior parte delle aziende della filiera distano non più di 30 km dallo zuccherificio di produzione. Tutte le aziende sono italiane e rigorosamente certificate. La cosa interessante è che ci sono molte varietà di barbabietola da zucchero, lo sa signora?”
“No, non ne so molto di zucchero” – ammette candidamente la donna.
“Si – conferma l’uomo – ci sono diverse varietà di barbabietole e in genere, si coltiva quella più adatta ad una specifica area geografica, per assicurare la purezza e la qualità del prodotto”.
“Interessante” – ammette la donna.
“Si, vero? – interagisce sorridendo il commerciante – se devo utilizzare un prodotto per la mia alimentazione, anche trattandosi di zucchero e forse proprio per questo, dato che si usa in tantissimi modi, dal caffè, al latte, alle torte…beh, la qualità vale. Lei cosa ne pensa signora?
“Vorrei 10 kg di zucchero, grazie!” – risponde sorridendo la signora.
Questa è una piccola storiella, con morale incorporata.
Non è difficile intuire che, la donna ha scelto il prodotto che racconta una storia e che la rassicura sulla bontà di ciò che acquista.
Forse il primo commerciante aveva un prodotto analogo o equivalente. Ma il cliente non ne poteva essere sicuro. Allora è meglio affidarsi a delle certezze che a dei dubbi.